Definire i Balmorhea prolifici sembra limitativo. Cronologicamente, in poco più di tre anni: disco omonimo, “Rivers Arms“, “All Is Wild, All Is Silent” e remix annesso. A questi ora va aggiunto “Constellations“, nuova fatica sempre per Western Vinyl.
Le sembianze strumentali sono le solite, volendo maggiormente meditative e, in questo senso, malinconiche. Attraverso la consueta eleganza, ed una raffinatezza ormai consolidata, c’è una rinuncia alla sottile fisicità del predecessore in favore di un maggiore intimismo, quasi andando a cercare ancora più spazi nella dilatazione. Tratteggiando e urtando appigli folk con una sensibilità delicata e sommessa, a tratti drammatica (si ascolti “Steerage And The Lamp”), la band texana è riuscita a rinnovarsi restando integralmente fedele a se stessa. E noi non possiamo che esserne felici.
MP3 Balmorhea- Bowsprit
MySpace: Balmorhea
Capitato qua per caso non posso che sottolineare che in un breve post del nostro blog ai Balmorhea ho attaccato pure io le parole “raffinati” e “eleganti”. Come hai fatto tu e per pura coincidenza.