Lhasa

Quando nel 1997 uscì la “La Llorona”, album d’esordio di una sconosciuta Lhasa immediatamente la stampa musicale gridò al miracolo, un’artista finalmente capace di cantare l’America Latina e gli Stati Uniti in una mescola di stili, interpretando in spagnolo country e melodie zigane, canzoni popolari e mariachi con uno stile unico, intimo e appassionato, caldo e potente. Quel lavoro così riuscito non fu un esotico incidente, la prova arrivò nel 2003 con il secondo “The Living Road”, dove il nomadismo linguistico la porta ad esprimersi con la stessa naturalezza in inglese, francese e ancora spagnolo senza perdere l’intensità e la forza espressiva del precedente lavoro ma, anzi, esplorando nuovi territori. Il disco ha un grande successo di critica e pubblico, segue un tour mondiale e notevoli collaborazioni con Tindersticks, Patrick Watson e Arthur H fino ad arrivare al premio come miglior artista delle Americhe nel 2005.
Ora, a quattro anni di distanza, arriva l’omonimo “Lhasa” (Audiogram/Nettwerk) definitivo abbraccio alle radici della musica americana, abbandonato il gusto latino si comincia il cammino verso l’essenza, spogliandosi completamente di ogni arrangiamento orchestrale rimane la semplicità degli strumenti acustici, una chitarra, un contrabbasso, una pedal steel e un’arpa, la ritmica minimale e primitiva delle percussioni accompagnano il viaggio. Country e gospel, folk e blues, melodie eterne e nostalgiche, appassionato tributo all’emozioni nel tempo regalate da Elizabeth Cotten, Odetta, Nina Simone e Karen Dalton.

MP3 LhasaRising

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Lhasa de Sela

Lhasa de Sela

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